La disartria è un disturbo del linguaggio di tipo motorio. I muscoli della bocca, del viso e del sistema respiratorio possono diventare deboli, muoversi lentamente, o non muoversi del tutto, dopo un ictus o un danno cerebrale. Il tipo e la gravità della disartria dipendono da quale area del sistema nervoso è stata danneggiata.
Segni e sintomi
Una persona disartrica può manifestare uno dei seguenti sintomi, a seconda dell’estensione e della localizzazione del danno al sistema nervoso:
- Linguaggio farfugliato
- Tono di voce abbassato, fino a bisbigliare a malapena
- Linguaggio rallentato
- Linguaggio accelerato, con scarsa comprensibilità
- Movimenti ridotti di lingua, labbra e mandibola
- Linguaggio scandito
- Cambio di qualità del linguaggio (nasale, come fosse raffreddato)
- Raucedine
- Respiro debole
- Perdita di saliva dalla bocca
- Difficoltà a masticare e deglutire
Spesso in questi soggetti possiamo riscontrare alcune complicazioni che interferiscono ulteriormente nella vita del soggetto, tra cui:
- Problemi di comunicazione.
- Difficoltà sociale.
- Depressione.
Diagnosi
La difficoltà di linguaggio può essere valutata da un logopedista per diagnosticare il tipo di disartria. Questo può essere utile per il neurologo che sarà responsabile nel trovare la causa sottostante. Il logopedista controlla i movimenti di labbra, lingua, muscoli del viso, così come la respirazione, fondamentale per il linguaggio e la qualità della voce.
Trattamento
La logopedia può essere necessaria per aiutare a recuperare un tono normale. Un logopedista può determinare la gravità delle difficoltà di linguaggio, e sviluppare un piano di trattamento per migliorare la parola. Se non è possibile migliorare ad un livello che permette una comunicazione efficace, il logopedista può raccomandare altri metodi di comunicazione (comunicazione alternativa) – come segnali visivi, i gesti, le apparecchiature elettroniche,etc.
I possibili obiettivi del trattamento che si cercherà di raggiungere sono:
- Rallentare la velocità dell’eloquio
- Migliorare la funzione della respirazione, perché il soggetto parli più forte
- Rinforzare i muscoli
- Aumentare l’ampiezza dei movimenti della bocca, della lingua e delle labbra
- Migliorare l’articolazione, per rendere più comprensibile l’eloquio
- Trasmettere ai care- givers e ai familiari strategie per comunicare meglio con la persona disartrica
- In casi gravi, insegnare ad usare mezzi di comunicazione alternativi (gesti, tavole comunicative alfabetiche o computerizzate)
Per poter migliorare il rapporto che intercorre tra la persona disartrica e i familiari o amici basta seguire dei semplici consigli.
Consigli per la persona disartrica:
- Introdurre l’argomento con una sola parola o una breve frase prima di parlare in frasi più lunghe.
- Verificare che chi ascolta stia capendo
- La stanchezza può rendere il discorso più difficile da capire, limitare le conversazioni, se ci si sente stanchi.
- Una matita e un blocco di carta sempre dietro per scrivere se necessario
- Utilizzare i collegamenti, creare disegni e schemi o utilizzare le foto durante le conversazioni.
Consigli per amici e familiari:
- Lasciare che la persona abbia il tempo di parlare.
- Non finire frasi o correggere gli errori.
- Guardate la persona che sta parlando.
- Ridurre il rumore nell’ambiente.
- Tenere carta e matite o penne prontamente disponibili.
- Coinvolgere la persona con disartria nelle conversazioni, per quanto possibile.
- Parlare come si farebbe normalmente. Molte persone con disartria capiscono gli altri senza difficoltà.