Con il termine insufficienza velo-faringea intendiamo l’ incapacità del velo (cd. “palato molle”) durante il sollevamento, di chiudere il rinofaringe e di impedire la fuga d’aria nel naso per la corretta articolazione dei fonemi non nasali. L’ incompleta chiusura dello sfintere velofaringeo fra l’orofaringe e il rinofaringe può provocare anche alterazioni alla deglutizione. La voce è caratterizzata da un’emissione nasale di aria e da una debole articolazione orale sibilante ed esplosiva. La chiusura del rinofaringe, normalmente, raggiunta grazie all’azione sfinterica del palato molle e del muscolo costrittore superiore, è difettosa nei pazienti che presentano palatoschisi, palatoschisi corretta chirurgicamente, palato congenitamente corto, palatoschisi sottomucosa e paralisi del palato molle. Può essere provocata da cause:
- funzionali (deficit di motilità in assenza di patologie specifiche)
- organiche(spesso successive ad una variazione anatomica, dovuta ad un intervento di asportazione delle adenoidi e/o delle tonsille o, nei casi più gravi, ad interventi per asportazione di carcinomi e neoplasie).
Generalmente gli obiettivi della terapia sono:
- rinforzo della muscolatura orale ( in modo da poter permettere il sollevamento del velo e quindi la chiusura del rinofaringe ed eliminare la fuoriuscita dell’aria dal naso)
- utilizzo della completa funzionalità del velo durante l’articolazione dei vari fonemi
La durata del trattamento varia in base alla presenza o meno di altri disturbi associati ( ritardo del linguaggio, deglutizione atipica o dislalie).